HORROR – DURATA 88′ – FRANCIA
Il ventenne Teddy vive in una casa famiglia nei Pirenei e lavora part time in un centro massaggi. Rebecca, la sua ragazza, è invece prossima al diploma. All’inizio di un’estate calda e torrida Teddy viene graffiato da una bestia nel bosco. Si tratta del lupo che i contadini del posto cacciano da mesi. Col passare delle settimane, pulsioni e istinti animaleschi cominceranno ad affiorare nel giovane….
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Teddy è un horror atipico che unisce realismo sociale e trasformazione licantropica in un racconto di provincia francese, inquieto e ironico. Il protagonista, un ragazzo disadattato, viene morso da una creatura misteriosa e inizia un cambiamento che riflette più la rabbia repressa e l’emarginazione che il soprannaturale vero e proprio.
Il film è lento, ma affascinante: meno artigli e più metafora. Ottima l’interpretazione di Anthony Bajon, convincente nella sua rabbia dolente.
Non è per chi cerca jump scare, ma per chi apprezza l’horror che fa pensare.
Voto: 7/10
Film che mi ha piacevolmente sorpreso. Più drammatico e triste che dell’orrore, è decisamente ben recitato. Teddy è vittima, dall’inizio alla fine. Non è un cattivo ragazzo, ma si ritrova in condizione che gli sono sempre avverse, e non dimostrando una grande maturità, finisce per compiere delle decisioni che gli si ritorcono contro. Ma non fa nulla con cattiveria. Come dicevo è un film decisamente triste, e l’orrore tradizionalmente inteso si limita a qualche scena, un paio per la verità, in cui l’impressione è stata parecchia. Un rasoio e una pinzetta i protagonisti. Come detto in altri commenti, fa riflettere, e per il suo essere un horror differente da quello che ci si potrebbe aspettare, ne consiglio la visione. Bajon grandioso, e tutti convincenti.
Mi sembra un film che voglia incastrare per forza un blocchetto quadrato in un buco rotondo, o di imporre una soluzione molto semplice a un problema molto complicato.
Da amante film licantropi non mi è piaciuto molto, forse avevo troppe aspettative.
Voto 3 stelle